Chora ton zonton
A Istanbul in Turchia ho visitato la stupenda chiesa di San Salvatore in Chora, cioè “nel luogo”. Sotto uno dei mosaici che rappresenta Gesù Signore dell’universo c’è la scritta in greco: “Chora ton zonton”, cioè “Luogo dei viventi”. Sì, lui è il nostro Salvatore “nel luogo”, perché diventando uomo ha voluto incontrarci sul nostro terreno, ha voluto amare le nostre coordinate storico-geografiche, ha dato concretezza di persona all’amore di Dio. Egli “è il Luogo”, ma anche “ci ha dato un luogo”, che è quello della comunità cristiana, della Chiesa, dove possiamo continuare a trovarlo, a conoscerlo, ad ascoltare la sua Parola, a spezzare il suo Pane, ad incontrarlo nel fratello e nella carità che viviamo.
Per questo ci prepariamo a far festa nei giorni della Sagra: perché siamo contenti che lui sia il nostro Luogo e che noi possiamo essere il suo luogo. Perché, in compagnia di san Bonaventura, siamo felici di poterlo trovare e conoscere proprio qui, nella nostra comunità, segno della comunità più grande che è la Chiesa. “Fare sagra” è uno dei modi che abbiamo per renderci conto di questa bellezza e per condividerla con tutti coloro che vorranno onorarci della loro presenza, con l’augurio che anche loro si sentano a proprio agio nel nostro luogo.
Diamoci tutti da fare per accogliere e per essere accolti, nelle piccole cose della fraternità, che rendono grandi le persone e i momenti: la gioia della tavola, due passi nella serenità della sera, la simpatia della Pesca o della Lotteria, l’aiuto dato alla parrocchia, un po’ di musica e di festa, addirittura un massaggio rigenerante…
Tutto questo è segno di ciò che più ci sta a cuore: la vita nuova con Gesù, vero “Luogo” di salvezza da cui tutto nasce e cresce! Un grazie grande e speciale ai tanti volontari, di ogni età, che renderanno possibile la nostra festa e saranno “il volto del luogo” che accoglie, fa sentire a casa, si offre per dare ristoro, nella pace.
don Silvano