Avvento 2017

 

NATALE DEL SIGNORE

“L’inverno è passato, il tempo del canto è tornato. Le viti in fiore spandono profumo”. (Ct 2, 11-13)
Il profumo della vite è quello della fede, che ci fa contemplare l’amore e la misericordia di Dio nel volto del Bambino di Betlemme.
Il nobile e maestoso fiore dell’amaryllis, con il suo rosso intenso di vita, il suo portamento elegante, a testa alta, ci fa contemplare la nostra umanità, che il Verbo di Dio ha fatto propria, lanciandola ad altezze inattese, a libertà vertiginosa, a possibilità inedite, perché proprio la nostra carne umana è la via percorsa dal Signore per salvarci!
Le eleganti rose e i lisianthus bianchi ci parlano della santità di Dio che non teme di “sporcarsi” con la nostra fragilità, ma ci cerca, ci viene incontro, vuole assomigliarci.
Uno scrittore dei primi secoli, Tertulliano, commenta così questa divina decisione: “Perché arrossire nel credere ciò che il Figlio di Dio non è arrossito a fare?”
Le bacche rosse dell’ilex rallegrano e movimentano la composizione, perché vivere così la nostra umanità, perennemente “sposata” dal Signore, è un’avventura di speranza, di futuro, di gioia. La nostra umanità e la sua umanità, la nostra vita e la sua, il nostro amore ed il suo, per sempre uniti, per sempre inseparabili.
Contempliamo, gustiamo… e preghiamo perché, come dice il rito del Matrimonio, “l’uomo non osi separare ciò che Dio unisce”.
 

QUARTA DOMENICA DIAVVENTO

«Rallègrati, piena di grazia: il Signore è con te». L’angelo le disse: «Non temere, Maria, perché hai trovato grazia presso Dio. Ed ecco, concepirai un figlio, lo darai alla luce e lo chiamerai Gesù. Sarà grande e verrà chiamato Figlio dell’Altissimo; il Signore Dio gli darà il trono di Davide suo padre e regnerà per sempre sulla casa di Giacobbe e il suo regno non avrà fine». Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore: avvenga per me secondo la tua parola». (Lc 1,26-38)

 

TERZA DOMENICA DI AVVENTO

Dopo gli “iris” e le orchidee “Dendrobium” nella composizione di Avvento in chiesa, il movimento e il colore dei fiori di “alstroemeria” ci invitano oggi alla gioia, perché il Signore è vicino! “Io gioisco pienamente nel Signore, la mia anima esulta nel mio Dio!” (Is 61, 10). La Parola di Dio che ascoltiamo in questa domenica, è un annuncio di festa, richiamato dalla vivacità dell’ “alstroemeria”: quando il Signore ci visita, le prospettive cambiano e noi “ci innalziamo e viviamo”. “Fratelli, siate sempre lieti, pregate ininterrottamente, in ogni cosa rendete grazie!” (1Ts 5, 16-18).

 

SECONDA DOMENICA DI AVVENTO

Il colore scuro degli iris nella composizione di Avvento in chiesa si è attenuato con la tonalità di viola chiaro delle orchidee “Dendrobium”, perché anche nel deserto più arido si può aprire una strada. “Nel deserto preparate la via al Signore, spianate nella steppa la strada per il nostro Dio” (Is 40, 3). La Parola di Dio che ascoltiamo oggi porta nella nostra vita la speranza, come ci suggerisce il colore e l’eleganza delle “Dendrobium”. Il Signore ci visita, viene, non ci abbandona mai… E la sua visita, attraverso le persone e le situazioni, apre strade inaspettate di vicinanza, di consolazione, di futuro e di speranza. “Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio” (Is 40, 1).

 

PRIMA DOMENICA DI AVVENTO

Guardando gli iris della composizione di Avvento in chiesa, che hanno il colore della notte, pensiamo a com’è facile addormentarci nel cuore, assopirci nella fede, spegnerci dentro, facendo dilagare la superficialità. “Tutti siamo avvizziti come foglie, le nostre iniquità ci hanno portato via come il vento. Nessuno si risvegliava per stringersi a te” (Is 64,5-6). La Parola di Dio che ascoltiamo oggi porta nella nostra vita la speranza, come la screziatura chiara sul petalo scuro dell’iris, ricordandoci che il Signore ci “visita” continuamente con la sua luce. “Fate attenzione, vegliate! Fate in modo che, giungendo all’improvviso, il padrone di casa non vi trovi addormentati!” (Mc 13,33.36).